Parco di Villa Gregoriana
Diari, Italia

In gita da Roma: Parco di Villa Gregoriana a Tivoli

Parco di Villa Gregoriana a Tivoli, un tesoro nascosto ai piedi della città.

Tivoli conserva due preziosi tesori, testimoni di due epoche lontane tra loro: Villa Adriana e Villa d’Este.

La prima villa è di straordinaria bellezza e fu fatta costruire nel primo secolo d.C. dall’imperatore Adriano. Risale invece al periodo Rinascimentale la seconda, famosa per le sue fontane. Entrambe sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, a testimoniare la loro importanza storica ed architettonica.

Ma a queste si aggiunge un’altra bellezza nascosta, nota a pochi, restaurata fortunatamente dal FAI (Fondo Ambiente Italiano): Parco di Villa Gregoriana. Al confine di Tivoli, ci si può tuffare nella Valle del diavolo e scoprire cascate, grotte, cunicoli, i ruderi di una villa romana, immersi in un bosco che mai ci si aspetterebbe di trovare lì, ai piedi della città.
Questo lo ritengo un bel regalo che la storia, con Papa Gregorio che ne curò la realizzazione, ed il FAI, che l’ha salvato dall’abbandono, ci hanno fatto e che vale veramente la pena visitare, per grandi e piccini.

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La visita alla villa si snoda in vari percorsi che portano ai punti di attrazione, ben segnalati e facilmente percorribili. Purtroppo i percorsi da fare, anche se semplici, hanno molte scale e salite, per cui non è per tutti.

Noi siamo stati qui in una giornata di ottobre, dopo averne letto sul sito del FAI. Dopo un tragitto di poco più di un’ora da Roma, siamo arrivati a Tivoli proprio nei pressi del Parco poco prima di pranzo; dopo aver mangiato una piadina, ci sono vari luoghi di ristoro nelle vicinanze, ci siamo avvicinati all’ingresso del Parco. Per accedervi si discendendo delle scale e ci si immerge nella valle boscosa. Ci troviamo così nel parco e seguiamo i sentieri segnalati, tranne due che purtroppo sono chiusi. Incontriamo così le cascatelle, i ruderi della villa romana di Manlio Vopisco, la grotta delle Sirene e la grotta di Nettuno, il cunicolo del Lupo, il tempio di Vesta, raccogliamo le foglie cadute dagli alberi in questo autunno tardivo e cerchiamo gli scoiattoli neri con la pancia bianca, che però per il chiasso delle mie due dolci creature, non si fanno vedere…

Al termine del percorso si riemerge dalla valle incantata e si raggiunge nuovamente il centro abitato. Da lì si può proseguire per una visita a Tivoli ché merita una passeggiata.